La redazione della Fondazione Valla ricorda Franco Sisti


― 9 Agosto 2021

Francesco Sisti è stato un grande studioso. Nella sua formazione scientifica hanno avuto un ruolo importante Gennaro Perrotta, Bruno Gentili e Carlo Gallavotti. Editore e interprete di commedie di Menandro (Aspis, Samia, Misumenos, Epitrepontes), i suoi studi si sono indirizzati, con significativi contributi, anche alla lirica e al teatro tragico.

Una figura centrale nelle sue ricerche è stata quella di Alessandro Magno, dall’appendice di brani nell’Alessandro di Pietro Citati, alla cura dei due volumi dell’Anabasi di Alessandro di Arriano per la Fondazione Valla.
Ha insegnato alla Sapienza di Roma e nelle università di Sassari, Genova e Viterbo.

Nel 1974 ha fondato, insieme a Pietro Citati, la Collana di Classici Greci e Latini della Fondazione Valla, di cui è stato condirettore fino al 2011.
In tutti questi anni si è dedicato alla Valla con grande impegno; nei primi tempi l’indirizzo della Valla era quello della sua abitazione. Esaminava con cura e attenzione tutto il materiale che riceveva; dietro ogni volume c’è il suo lavoro instancabile di revisore di apparati, testi, traduzioni. Una grande mole di lavoro, svolta in silenzio, quasi nell’ombra.

Per qualcuno della redazione è stato un Maestro, di quelli che non soltanto insegnano, ma ti formano per le cose fondamentali.

Per tutti noi redattori è stato il pilastro, il punto di riferimento. Per i nostri dubbi ci rivolgevamo a lui; nelle lunghe telefonate o negli incontri presso il suo studio trovava la soluzione per ogni piccolo o grande problema, con pazienza, con semplicità, senza mai salire in cattedra.

In queste ore, con la tristezza nel cuore, tanti ricordi affiorano e si confondono nella nostra mente, in tutti sono presenti la sua modestia e la bonaria ironia.

Caro Professore, ci mancherai tanto
La redazione


Corpo prigioniero, anima libera: Boezio consolato da Filosofia

Corpo prigioniero, anima libera: Boezio consolato da Filosofia

― 27 Settembre 2023

Atene, 399 a.C.: condannato a morte per presunta empietà e corruzione della gioventù, prima di ingerire la dose letale di cicuta Socrate consegna ai discepoli una straordinaria meditazione sull’immortalità dell’anima, che Platone ricostruirà magistralmente nel Fedone. Londra, 1535: durante la sua prigionia nella Torre, Thomas More, alias san Tommaso Moro, già cancelliere di Enrico viii, che lo farà giustiziare per opposizione allo scisma anglicano, affida a una serie di lettere una sorta di testamento spirituale.

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Etiopiche, un’antica prefigurazione dei Promessi sposi

Etiopiche, un’antica prefigurazione dei Promessi sposi

― 27 Settembre 2023

È un Egitto in gran parte fantasioso quello che idealmente si protende verso il lettore dalle prime righe delle Etiopiche di Eliodoro. Un paesaggio trasfigurato rispetto alla realtà pianeggiante del delta nilotico: «Il giorno cominciava appena a sorridere e il sole illuminava le creste dei monti, quando degli uomini armati da briganti sbucarono da una delle colline che dominano le foci del Nilo» (libro I, cap. i, 1).

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Amore e Psiche, una Milesia

Amore e Psiche, una Milesia

― 13 Settembre 2023

Chi studia l’antichità classica inevitabilmente si imbatte prima o poi in qualche libro perduto, di cui può cercare di indovinare il contenuto soltanto grazie a frammenti, testimonianze indirette, e supposizioni più o meno ardite.

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